Una storia lunga più di un secolo
Dalla costituzione dei primi movimenti mutualistici di inizio ‘900, si pongono le basi per la prima organizzazione cooperativa tra pescatori e marinai di Cattolica, il cui scopo era “l’esercizio dell’arte della pesca, dei trasporti marittimi e rami annessi a mezzo dei propri soci, all’intento di promuovere il benessere materiale e morale”.
Nel 1920 grazie anche alla spinta del ceto dei pescatori viene sancito per decreto il passaggio di classe del porto di Cattolica con conseguente ammodernamento delle strutture portuali.
Nel 1923 l’inaugurazione della prima Casa del Pescatore istituita a Cattolica grazie alla quale importanti risultati sono stati ottenuti nel campo della previdenza sociale.
Nel 1930 la costituzione della Cooperativa “Casa del Pescatore”, sorta con atto del 20 luglio 1930 per l’acquisto per conto dei soci di materiale nautico e peschereccio, cioè carburante, lubrificante, attrezzi, commestibili e ogni altra cosa necessaria al pescatore; gestione del mercato del pesce e vendita diretta del prodotto dei propri soci; assistenza morale ed economica dei soci in tutte le vertenze interessanti le aziende di pesca.
Nel 1934 viene inaugurata la sede della Casa del Pescatore, edificio che ancora oggi ospita gli uffici ed i magazzini della Cooperativa, una costruzione isolata all’epoca della sua edificazione, che nel tempo è diventato un fulcro di un intero impianto urbanistico, accompagnando l’evoluzione, economica e sociale, della comunità, diventandone un punto di riferimento.
Nel 1947 la creazione di un impianto per i carburanti ad ampia capacità di contenimento.
Nel 1950 con l’acquisto dei terreni, la realizzazione del primo impianto di stabulazione per molluschi in Italia, e sullo stesso terreno un negozio per l’acquisto di materiale nautico e per provviste di alimentari di bordo.
Nel 1953, l’inaugurazione del nuovo mercato del pesce all’ingrosso realizzato dalla cooperativa, attualmente ancora in uso.
Alla fine degli anni ’70 nascela pescheria, con vendita al dettaglio del pescato locale e delle limitrofe marinerie.
Nel 2001 la cooperativa entra a far parte del circuito PEFA, la prima asta italiana legata ad un sistema europeo di aste telematiche, distinguendosi ancora una volta come soggetto innovatore e di riferimento per l’intero settore.
Il nostro impegno: creare valore per gli associati e per la comunità
La Cooperativa è, per sua natura, destinata a creare valore per i propri associati e questo valore, per noi, non è meramente economico, ma anche sociale: per le persone e la comunità di cui facciamo parte.
È per questo che, sin dagli inizi, l’attenzione è stata rivolta a quello che oggi viene definito welfare: ovvero alla cassa mutua e al ricovero per gli anziani (gli ex pescatori, che venivano ospitati nei locali della Casa); alle borse di studio rivolte ai figli dei pescatori, che venivano avviati agli studi navali con l’obiettivo di favorire il progresso cooperativo, infine alle tutele sindacali che – negli anni ’30 – erano tutt’altro che garantite.
Fino ad arrivare a oggi con un modello di offerta del prodotto ittico che non si limita alla sola vendita, ma punta anche alla produzione di trasfomati di qualità del nostro pescato.
I nostri partners
I nostri brand nascono per valorizzare prodotti in cui la componente di qualità e territorialità ricopre un ruolo prevalente.
L’archivio della regina
Il Museo della Regina della Cattolica, ospitato dal 2000 all’interno dell’antico Ospitale dei Pellegrini, si articola in due sezioni: quella di Archeologia e quella dedicata alla storia della Marineria adriatica.
La cooperativa
La nostra Cooperativa rappresenta un’istituzione del territorio: per le attività del porto e per la comunità cattolichina.
NELL’UNIONE LA FORZA